[Caso studio] Come mettere in pratica il Copy Persuasivo® anche su monitor pubblicitari per avere un ROI netto del 482%

La semplice strategia che abbiamo usato per sfruttare la pubblicità gratuita all’interno di un centro commerciale e generare da zero 404 nuovi lead

Oggi ti porto in Grecia, e più precisamente a Brescia.

No, non sono impazzito…

Il ristorante greco di cui ti parlerò tra poco, si trova proprio all’interno di un centro commerciale bresciano.

Si tratta di un fast food che ha ricevuto un’offerta per della pubblicità gratuita su schermo, all’interno del complesso.

Noi, da bravi marketer, abbiamo pensato bene a un’offerta speciale per aumentare lo scontrino medio del locale e iniziare a generare nuovi contatti.

“Ok, facile se ti offrono visibilità…”

Certo, senza ombra di dubbio, ma c’era un piccolo problema.

Come potevamo calcolare il ROI in modo scientifico da questa tipologia di offerta?

Tra poco lo vedremo insieme…

Prima però ti presento Cristiano.

L’azienda: un ristorante greco a Brescia

Il posizionamento di Cristiano, il titolare del locale, è chiaro:
ingredienti greci, selezionati e importati direttamente dalla sua azienda di famiglia, cucinati secondo lo stile tradizionale ellenico.

Questo posizionamento, si è rivelato per noi un cavallo di battaglia vincente, perché ci permette di far leva su tutta quella gamma di sensazioni visive e uditive, utili quando devi scrivere copy per ristoranti.

Il copy che vende cibo, se hai letto il nostro precedente caso studio su un altro ristorante, è molto emozionale, fa leva sull’aspetto visivo, sulle parole chiave del nostro target, stimolando molto delicatamente il pain.

A proposito del target, potresti pensare che il nostro pubblico sia composto solo da amanti della cucina greca (che viaggiano spesso in Grecia) o semplicemente affascinati dal cibo etnico…

In realtà, le cose sono leggermente diverse, qui non stiamo parlando di un ristorante gourmet con un target ben definito, ma di un fast food, dove arriva gente di tutti i tipi, i quali ordinano e consumano in tutta fretta.

Inoltre non eravamo gli unici all’interno del centro commerciale che avevano la possibilità di pubblicizzarsi e come se non bastasse, eravamo in pieno clima natalizio, dove le persone vengono bombardate continuamente dalle varie offerte proposte.

Un metodo facile e veloce per tracciare le conversioni dall’offline 

Il trucco che abbiamo usato in realtà è semplice, abbastanza fattibile anche con un piccolo budget.

È vero che i metodi che ti propinano molte agenzie per l’offline sono non tracciabili, ma ci sono anche modi per tracciare ogni singola conversione.

Per capirci facciamo un passo indietro. Sappiamo che c’era la necessità di creare un’offerta semplice e veloce da sfruttare, per non allontanare il nostro target distratto e sempre di fretta.

Siamo partiti senza contatti nel database per questa location, e non stavamo facendo nessuna offerta o sponsorizzata per promuovere il locale.

La sfida più grande quindi era partire da zero e creare dei materiali visivi persuasivi, su schermo, che ci aiutassero a guidare il nostro target direttamente da noi.

Magari avendo pure una cifra esatta per questi tre gruppi di persone:

  • chi ha interagito senza convertire,
  • chi ha richiesto la promozione,
  • e chi ha sfruttato l’offerta…

Per attuare questo, abbiamo creato alcune grafiche (che vedi qui sotto) su schermo, per portare le persone a sfruttare la nostra offerta, inserendo un semplicissimo codice QR.

In modo tale che la persona che vedeva la nostra grafica, scansionava il codice e arrivava direttamente alla pagina dell’offerta.

Ecco alcune delle nostre grafiche usate su schermo con QRcode

Una strategia semplice che si è rivelata estremamente redditizia 

Ora entriamo nello specifico e vediamo il cuore della strategia.

Partiamo innanzitutto dal magnete.

Quello che dovevamo tenere in considerazione per crearlo era:

  • Qualcosa di semplice, ma allo stesso tempo persuasivo per il nostro target sempre di corsa e distratto dalle numerose pubblicità natalizie;
  • Attinente al nostro posizionamento che volevamo comunicare, ovvero gustare vere specialità greche;
  • In linea con il food cost del locale.

Abbiamo quindi pensato a un buono per gustare uno dei dolci greci insieme a un caffè omaggio.

Per allontanare i curiosi o i cacciatori di offerte, abbiamo messo una condizione di 10 euro aumentata successivamente, a 13 su richiesta dello stesso Cristiano dato che la campagna stava performando molto bene.

L’utente per arrivare a ottenere il buono, aveva 3 possibilità:

  • Ads su Facebook;
  • Grafiche all’interno del centro commerciale con QRcode;
  • Una piccola grafica creata da noi posizionata in cassa (sempre con QRcode).

Una volta scansionato il codice, finiva direttamente in una piccola optin page, dove lasciava i dati per ricevere successivamente la mail con il buono.

L’optin come vedi qui sotto, era piuttosto semplice, pochi fronzoli, in linea con il nostro target di passaggio.

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L’essenziale optin page della campagna

Lo step successivo è rappresentato dalla sequenza email.

L’utente per sfruttare l’offerta, aveva 20 giorni di tempo, e nell’arco di quello spazio temporale, riceveva 3 mail ( 1 per il buono + 2 di reminder).

Se passava a sfruttare il buono e a consumare i nostri dolci, riceveva altre 2 mail nei giorni successivi, per richiedere una recensione.

La strategia come vedi, è semplice, nulla di così complesso.

Poche parole, ma scelte con molta attenzione. Perché lo spazio fisico a disposizione era ristretto, ancora più piccolo era lo spazio mentale del target.

Allora abbiamo lavorato su un micro-copywriting persuasivo agganciandolo a una grafica che doveva comunicare in maniera non verbale le stesse cose che diffondeva il copy.

Ma i risultati come vedrai tra poco, sono stati molto positivi…

Lo screen della nostra mini automazione email

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Questi sono i dati delle aperture e dei click delle nostre mail

Quanto hanno convertito i nostri favolosi dolci greci?

Arriviamo ora al succo della nostra campagna e parliamo un po’ di numeri.

Abbiamo detto che avevamo 2 possibilità di entrata, ads su Facebook e grafiche (QRcode).

Bene, sono arrivati in tutto 404 lead da cui:
– 104 sono direttamente da Facebook; 
– Il restante dalle scansioni delle nostre grafiche all’interno del centro commerciale.

Lead-copy persuasivo-greco

Come facciamo a saperlo?

Semplice, come vedi qui sotto, questo è il dettaglio delle scansioni del QR code, 460 persone di cui 300 hanno cliccato sull’optin per richiedere il buono:

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Alla fine, dei 404 lead entrati, 232 hanno sfruttato il buono dell’offerta.

Ma c’è di più…

Se ti ricordi all’inizio ti ho detto che avevamo posto una condizione a 10€ per accedere all’offerta, aumentata successivamente a 13€.

Bene, le conversioni tracciate dal software di email marketing sono state pari a 169 persone che hanno sfruttato l’offerta a 10€ e 65 con 13€ di scontrino minimo.

Per quanto riguarda i costi, Cristiano ha speso solo sulle campagne ads su Facebook (la pubblicità del centro commerciale non aveva costi).

Per la precisione, abbiamo un costo totale di 241,31€ per le inserzioni e un costo per lead (quelli arrivati da Facebook) di 2,32€.

Questi sono i dati dell’ads manager di Facebook dove puoi vedere i lead entrati dalle inserzioni.

“Ok, ma al ristorante quanto ha reso questa campagna?”

I 234 lead convertiti hanno generato un fatturato pari a circa 2582€, un ROI totale del 1.070%.

E siccome abbiamo ormai abbastanza confidenza con i ristoranti, sappiamo che ci sono anche i costi sostenuti dal locale per la campagna da sottrarre.

Questo per dare un’idea del ROI sul margine di guadagno.

Per calcolarlo, dividiamo il profitto (il fatturato generato) per il capitale investito, ossia le spese: il costo delle inserzioni Facebook + materie prime e costo del personale. 

In definitiva il ROI netto che otteniamo per questa campagna è stato del +482%.

Un risultato veramente straordinario per un fast food inserito all’interno di un centro commerciale con tanta altra concorrenza che propone soluzioni simili a costi a volte più bassi.

Il tuo settore non è diverso

Sebbene attuare questa strategia sia stato piuttosto semplice, anche perché già rodata dai successi degli altri ristoranti che seguiamo, le cose qui erano un po’ diverse.

Infatti qui non parliamo di un semplice ristorante o di una churrascaria con una clientela ben definita, dove sai cosa dire e quali leve usare.

Ma di un fast food con un target molto variopinto e costantemente distratto dove abbiamo scelto di agire senza troppe sponsorizate.

Gli amanti della cucina greca o etnica, e gente di passaggio sono state intercettate soprattutto da un copy stringato ma efficace.

Devo dire la verità… ci siamo riusciti grazie alla nostra squadra composta da 2 copywriter, 1 ads specialist e 1 consulente di gestione, così abbiamo trovato il giusto messaggio e a strutturato un’offerta molto invitante.

Ovviamente non ci siamo fermati qui…

L’obiettivo secondario oltre all’offerta, era stimolare il nostro pubblico a lasciarci una recensione dell’esperienza in locale.

Ecco perché, come ti ho anticipato poco fa, abbiamo strutturato 2 mail di feedback, ricevendo parecchie recensioni sui portali che volevamo noi, come TripAdvisor o Google.

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Queste sono alcune recensioni arrivate dopo la campagna

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Massimo Simonetto

Francesco Cogoni